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Usabilità e appunti per un'informatica post-autistica

Solo perché è facile, non vuol dire che abbia senso

Posted by Walter su mercoledì, 2 Maggio 2007

Per qualche strano motivo, molti continuano a preferire la beata ignoranza a un minimo di consapevolezza, anche quando in ballo ci sono i propri soldi.

Agli albori del Web, era molto di moda imbonire gli inserzionisti di banner con il numero di “hit” di una pagina. Chi capiva di Web diceva a destra e a manca che era una sciocchezza priva di senso, ma naturalmente in Italia tutti sono allenatori di calcio e hanno un nipote con la Passione del Computer, e quindi perché ascoltare qualche addetto ai lavori.

Poi, molto lentamente, i clienti si accorsero che una pagina con dieci immaginette valeva 11 hit, e che guardacaso nelle pagine c’era sempre qualche decina di immagini da 1×1 pixel, così, tanto per gradire… e cambiarono fornitori? No, ma pretesero duramente di non essere presi così palesemente in giro.

Così si passò (e la faccio breve) alle “impression” (ossia quello che l’uomo della strada chiamerebbe “vedere una pagina”), con le quali la pagina di cui sopra valeva finalmente 1. Senonché valeva 1 anche se per qualche arcano motivo io la vedevo 3 volte di fila (ad esempio andando e venendo dalla home page).

Allora dalle impression alle “page views”, ottenute mediante scrittura di un “cookie” nel PC del visitatore, tramite il quale cookie il sito dovrebbe “riconoscere” il visitatore di ritorno e contarlo come “visitatore unico” (altra stupidaggine). Anche questa una sciocchezza, visto che il visitatore può impedire la scrittura del cookie, o cancellarlo a piacere. E quindi che statistiche saranno mai? Ma niente da fare. I pubblicitari continuano a incassare assegni, i clienti a buttare soldi nel vuoto.

Non è che la pubblicità via Web non funzioni, è che va fatta comme il faut. Ma sembra che, quando si tratta di pubblicità, pretendere valore in cambio di danaro non sia nelle corde dei nostri imprenditori, pronti alle armi e all’offshore se si tratta di pagare 50 euro in meno una giornata/uomo, ma insensibili al concetto di ROI quando c’è da lanciare una campagna da a sei o sette zeri.

Adesso si scopre ufficialmente (quanti anni sono passati, otto? dieci?) che anche i cookie non funzionano del tutto. Alla buon’ora. Forse che qualcuno cambierà fornitore? Non sia mai, abbandonare la Grande Agenzia Pubblicitaria per così poco. Basterà che tiri fuori qualche scusa infarcita di paroloni, e via con la prossima campagna.

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